Dott.ssa Delia Di Donfrancesco

PSICOTERAPIA DI COPPIA


Amare ed essere amati è senza dubbio un’esperienza tra le più ricche che si possano vivere: intimità, impegno, lealtà, amicizia, sensibilità, accettazione e sostegno sono soltanto alcune delle componenti che fanno da cornice a questa complessa dimensione emotiva.

Ma perché l’amore non è abbastanza forte da tenere insieme la coppia? Purtroppo entrano in azione forze centrifughe che possono frantumare il rapporto: delusioni demoralizzanti, interpretazioni sbagliate o tortuose, incomunicabilità. Raramente l’amore ha il vigore necessario per resistere a queste forze disgregative e ai loro effetti: il rancore e la rabbia (A.T. Beck, 1988). Le coppie impegnate in un legame duraturo si creano certe reciproche aspettative. L’intensità della relazione alimenta desideri di amore, lealtà e appoggio incondizionati e proprio per questo i partner sono portati ad interpretare erroneamente le azioni e i significati dell’altro; credono di parlare la stessa lingua ma in realtà ne parlano due completamente diverse.

Di fronte ad un conflitto dovuto ad una comunicazione carente il più delle volte tendono ad incolparsi a vicenda, invece di considerarlo come un problema che può essere risolto. Con l’insorgere di difficoltà, con il proliferare delle ostilità e dei fraintendimenti si perdono di vista tutte le qualità positive dell’altro fino a mettere in discussione il rapporto, precludendosi l’opportunità di sbrogliare i nodi che stravolgono il proprio giudizio. Quando i partner sono frustrati nelle loro aspettative sono inclini a giungere immediatamente a conclusioni negative; è stato infatti individuato nelle persone con problemi di coppia uno schema di pensiero comune, di solito troppo rigido o generalizzante e non aderente alla realtà.

La Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale ha mostrato che i coniugi possono imparare ad essere più ragionevoli adottando un atteggiamento di minor sicurezza di sé e di maggiore umiltà rispetto alla lettura del pensiero dell’altro e imparando a considerare ipotesi alternative alle loro conclusioni negative. In questo modo le coppie vengono aiutate dallo psicoterapeuta a districare i nodi che avevano stravolto la comunicazione fra loro e a sintonizzare le loro capacità di vedere e ascoltare i segnali inviati dall’altro, scoprendo di poter nuovamente parlare la stessa lingua.


Fonti: L’amore non basta (A. T. Beck, 1988)
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